domenica 15 giugno 2008

Il mio sogno familiare

Faccio spesso un sogno strano e penetrante,
d'una donna sconosciuta che amo e che mi ama
e che ogni volta non è proprio la stessa
ma neppure un'altra, e mi ama e mi comprende.

Sì, mi comprende, e il mio cuore, trasparente
a lei soltanto, solo per lei, ahimè! non è più
un problema, e lei sola, piangendo, sa rinfrescare
i sudori della mia fronte livida.

È bruna, bionda o rossa? - Lo ignoro.
Il suo nome? Ricordo che è dolce e sonoro
come i nomi dei nostri cari che la Vita esiliò.

Ha uno sguardo simile a quello delle statue,
e la sua voce, lontana, e calma, e grave,
ha l'inflessione delle voci amate che ora tacciono.


Ho sentito questa poesia x la prima volta in un film: "Totò l'heroes" e mi è piaciuta molto: forse non andiamo sempre alla ricerca di un immagine di come dovrebbe essere l'amore nelle nostre relazioni?
Alla fine, in chi abbiamo davanti cerchiamo molte volte solo un ideale...
O forse cerchiamo solo noi stessi.

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