Uno dei principali problemi di chi trascorre solitamente le vacanze all'estero è quello della lingua. E non sto parlando del problema di farsi capire... al contrario: quello di non farsi capire!
Il fatto è che, dopo aver trascorso una settimana in una città in cui "sì" si dice "tak" e "droga" in realtà vuol dire "strada", uno si sente sicuro che nessuno ti capisca e commenta ad alta voce ciò che lo circonda...
Così puoi trovarti al bar e vedere un ragazzo che gioca con il cell per ore trascurando la sua ragazza. E inizi a chiamarlo "Mr Vodafone" o simili e fai commenti sul suo comportamento poco gentile. Quando poi gli passi di fianco e ti dice: "Ciao ragazzi! Ma di dove siete voi?" cominci a capire che non tutti sono indigeni...
Oppure quando vedi un papà che si nasconde e, quando passa il figliolo di 3 anni, sbuca all'improvviso terrorizzandolo e cominci a criticare ad alta voce il suo metodo di educazione, magari dicendo: "dissento dal suo comportamento e glielo avrei fatto capire" ma con parole più colorite e questi, una volta che lo hai raggiunto, si volta sicuro verso di te e ti chiede in italiano: "Ragazzi, non sapete di un hotel in zona?"
Lo stesso si ripete ritornando a casa x questioni di abitudine...
Quindi fate attenzione!
4 commenti:
Farsi gli affari propri? Mai?
Secondo me se provi rimani intrappolata nella rete anche tu!
No, no, caro.
Gli italiani all'estero sono troppo riconoscibili.
PArlano ad alta voce.
In un museo li trovi solo dove c'è tanta gente.
I giovani sempre con uno zainetto della marca di moda del momento sulle spalle.
Non li troverai mai in un ristorante tipico della zona.
Scusa, ma di solito all'estero mi chiedono informazioni perchè mi credono del posto... tzh!
So sempre calarmi nella parte :)
E' vero che sono troppo riconoscibili! Siamo così stereotipi? Quest'anno proverò a lasciare a casa il mandolino... vediamo se mi beccano!
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